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La Storia di Cuba

Storia di Cuba

dal 1492 al 1886

La Storia di Cuba  parte dal 28 ottobre del 1492 quando Cristoforo Colombo sbarcò a Cuba, che battezzò Juana, in onore del principe ereditario Juan di Spagna, ma gli indigeni la chiamavano Cuba, nome che rimase anche dopo la colonizzazione. Prima dell’arrivo di Colombo l’isola era abitata da aborigeni delle tribù Taìnos e Siboney.

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Nel 1510 iniziò la colonizzazione ad opera di Diego Velasquez de Cuiéllar, che guidava alcune centinaia di militari spagnoli e gli indios che abitavano l’isola furono quasi interamente sterminati.

Gli spagnoli conquistarono tutta l’isola in breve tempo e fondarono le prime città: Baracoa (1512), Bayamo (1513), Trinidad, Sancti Spiritus, La Habana (1514), Camaguey e Santiago de Cuba (1515), che sarà capitale cubana fino al 1607, quando lo diventò La Habana.

Nel 1520 gli spagnoli cominciarono a importare manodopera dall’Africa per le piantagioni di caffè, di tabacco e di canna da zucchero e da qual momento in poi la Storia di Cuba prende una svolta decisiva.

Nel 1868 Carlos Manuel De Cespedes, ricco proprietario terriero, liberò tutti i suoi schiavi e diede inizio, insieme ad altri discendenti della borghesia coloniale spagnola, diventati intanto patrioti cubani (chiamati criolli mambì), alla prima delle tre guerre di indipendenza contro la Sagna. I più importanti esponenti di queste guerre furono anche Antonio Maceo e José Martì, uccisi in battaglia dagli spagnoli.

Nel frattempo, nel 1886 venne abolita ufficialmente la schiavitù

In quegli anni le grandi potenze europee si spartivano l’Asia e l’Africa, mentre gli Stati Uniti si espandevano nelle Antille, nelle Filippine, a Porto Rico e, fallito il tentativo di comprare Cuba dalla Spagna, utilizzarono l’esplosione del Maine, incrociatore posizionato nella baia di La Habana per proteggere i cittadini statunitensi dalla guerra, per sbarcare a Cuba.

dal 1886 al 1956

Dal 1898 al 1958 Cuba fu governata da presidenti appoggiati dal governo americano e fu costruita la base militare americana di Guantanamo.

Il governo americano impose a Cuba l’emendamento Platt, che prevedeva il controllo sulle tariffe doganali, il divieto per il governo cubano di stipulare trattati internazionali senza l’approvazione statunitense, concessioni per gli Usa di basi militari a Cuba (quella di Guantanamo è tuttora occupata), il potere per il governo americano di intervenire militarmente nell’isola.

Inoltre venne imposto un trattato commerciale che favoriva i grandi trust nordamericani.

I marines intervennero 3 volte per obbligare i cubani al rispetto delle nuove regole e imposero governi fantoccio, che lasciarono Cuba in un totale sottosviluppo. Le condizioni di vita erano arretratissime e si diffusero analfabetismo, malattie, sottoalimentazione e mortalità infantile.

Nel 1925 nacque il Primo Partito Comunista, fondato da Julio Antonio Mella, ucciso per ordine del dittatore cubano Gerardo Machado. Si susseguirono scioperi e manifestazioni di massa.

Nel 1940 sale al potere, appoggiato dal governo americano, Fulgencio Batista, che nel ’52 sospende le garanzie costituzionali, assolda gruppi di gangster e, con il riconoscimento ufficiale degli USA, permette una serie di esecuzioni di massa.

Nel 1953, a Santiago de Cuba, un giovane studente universitario, Fidel Castro, a capo di un gruppo di giovani, attaccò la Caserma Moncada. L’assalto fallì e Castro fu uno dei pochi a salvarsi e dopo pochi anni di prigione fu esiliato in Messico. Qui conobbe Ernesto Guevara detto il Che, e insieme organizzarono un nuovo assalto.

Nel 1956 sbarcarono con il panfilo Granma a Cuba e si rifugiarono nella Sierra Maestra, dove vennero raggiunti da studenti e contadini cubani, e insieme a loro costituirono il primo nucleo dell’Esercito Rebelde. Tra i comandanti, oltre a Fidel, il fratello Raul e al Che, ci sono Camilo Cienfuegos e Celia Sanchez

dal 1958 al 1990

Nel 1958, durante la settimana di Natale, a Santa Clara ebbe luogo la battaglia finale, dove i ribelli ebbero la meglio e Batista fuggì negli Stati Uniti portandosi le casse dello Stato.

Il 1 gennaio 1959 ebbe inizio la storia di Cuba Libre con un intenso periodo di riforme volto allo smantellamento del latifondismo, allo sviluppo scientifico e culturale, medico ed educativo, e con lo scopo di dare ai cubani garanzia di servizi sociali, il servizio sanitario cubano era all’avanguardia, e un processo di alfabetizzazione. Tutto per andare verso un periodo di benessere e progresso.

Ma, esattamente un anno dopo, il 1 gennaio del 1960 iniziò il primo blocco economico da parte degli Stati Uniti, peraltro tuttora in vigore, mettendo in atto una serie di misure punitive e nel 1961 appoggiarono un tentativo di colpo di stato culminato nel fallimentare sbarco di truppe mercenarie a Playa Giròn (Baia dei Porci).

Nel 1965 fu fondato il Partito Comunista Cubano (PCC), nel ’66 Che Guevara lascia l’isola per dedicarsi ad un’altra battaglia rivoluzionaria in Bolivia, dove un anno dopo fu ucciso.

Il 1 gennaio 1990, alla vigilia del crollo inaspettato del Comecon (il mercato comune dei paesi socialisti), comincia il Periodo Speciale, difficile periodo di austerità economica, espasperato da ulteriori provvedimenti a favore del blocco attuati dal governo di Ronald Reagan. Inoltre l’ex Unione Sovietica cessò di inviare viveri e petrolio in cambio di zucchero e nichel, senza l’uso di valuta pregiata.

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Inizia un periodo di razionamenti di combustibili e generi alimentari (non per i turisti stranieri), spariscono i mezzi pubblici e per fare la spesa i cubani usano la Libreta, che permette di acquistare gratis la razione giornaliera di viveri.

Il governo cubano ha varato all’inizio degli anni novanta un piano per dare vita rapidamente a imprese turistiche miste, con imprenditori canadesi, messicani e della CEE, i cui governi non aderiscono al blocco, per sfruttare la risorsa del turismo. Infatti si sta assistendo ad una lenta ricrescita dell’economia cubana.

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